Non manca molto al momento in cui dovremo riaccendere il nostro climatizzatore. La prima cosa da fare, dunque, è non farsi trovare impreparati e pianificare l'intervento di manutenzione.
- La pulizia e la manutenzione del climatizzatore sono una garanzia per la salute delle persone e per l'efficienza dell'impianto.
- Le operazioni di manutenzione sono regolamentate da normative precise.
- Il problema della condensa può essere gestito facilmente grazie alle pompe per lo scarico condensa.
- Le pompe per lo scarico della condensa di ultima generazione si adattano a diverse situazioni e sono estremamente silenziose.
Manutenzione del condizionatore: dalla pulizia dei filtri e del motore al controllo del gas refrigerante
I filtri del condizionatore sono le griglie di plastica che si trovano all’interno dello split. Una volta estratti vanno lavati sotto l’acqua corrente tiepida con sapone o sgrassatore. Questa operazione è importante perché permette di rimuovere polvere e batteri. Il vantaggio è naturalmente per la salute, ma ne beneficia anche la capacità di funzionamento del condizionatore. Dopo il lavaggio, ricordiamoci che è fondamentale che il filtro sia perfettamente asciutto prima di essere collocato nuovamente all’interno del condizionatore.
Anche l’UNITA' ESTERNA necessita di manutenzione. In particolare è il motore a richiedere la nostra attenzione. Lo sporco che può essersi accumulato durante il periodo di inattività compromette il buon funzionamento e aumenta i consumi energetici!
Infine, il GAS REFRIGERANTE. Il suo controllo spetta a tecnici qualificati che con le specifiche attrezzature sono in grado di misurare il livello del liquido e la pressione in modo da garantire il perfetto funzionamento. Ai tecnici spetta anche il compito di una sanificazione profonda delle parti interne del condizionatore, che prevede l'utilizzo di igienizzanti specifici.
Che cosa dice la legge a proposito della manutenzione dei condizionatori.
Dal 2014 la legge ha stabilito che i climatizzatori con una potenza superiore ai 12 kW debbano essere sottoposti a regolare manutenzione periodica, essere dotati di un libretto di impianto ed effettuare il rapporto di efficienza energetica. Se si tratta di impianti di condizionamento installati in ambienti di lavoro, si aggiungono anche le disposizioni per la tutela della Salute e della Sicurezza sul Lavoro. In questo caso è l’azienda che deve richiedere la pulizia e la manutenzione da parte di tecnici specializzati. Per garantire la salubrità dei locali è importante che venga verificato anche lo scarico dell’acqua di condensa, per evitare il proliferare di muffe e funghi anche in angoli nascosti. Un aspetto, quest’ultimo, che è importante tenere in mente per ogni ambiente.Perchè una pompa per lo scarico della condensa è un’ottima soluzione.
La rimozione dell’acqua di condensa, che naturalmente si forma dall’unità interna o split a causa dello scambio tra l’aria calda dell’ambiente e l’aria fredda restituita, avviene tradizionalmente per gravità. I limiti di questa soluzione sono molteplici:- scarsa flessibilità di installazione dello split, dato il requisito imprescindibile della gravità per lo scarico;
- tubazioni antiestetiche, senza contare la possibilità di perdite a livello delle giunzioni;
- difficoltà di aggiungere un sistema di aria condizionata in caso di edificio già realizzato.
Se, invece, si opta per l’utilizzo di una pompa per lo scarico della condensa, non ci sono limitazioni in termini di libertà di installazione. Che si tratti dell’ultimo piano di un condominio o di un seminterrato, le pompe per lo scarico della condensa rappresentano una valida soluzione. Oggi è possibile scegliere tra più modelli, studiati per i diversi ambienti e tutti caratterizzati da una grande facilità di installazione.
Le pompe scarico condensa di ultima generazione, inoltre, sono realizzate con sistemi antivibrazione che le rendono particolarmente silenziose. Anche lo spazio non è mai un problema, dal momento che esistono modelli sottilissimi che possono essere installati direttamente all’interno dello split.
Infine, un consiglio green: l’acqua di condensa del condizionatore può essere riutilizzata!
