Realizzare impianti idraulici per un’agricoltura più sostenibile è possibile.

La riduzione del consumo energetico, degli sprechi e delle perdite d'acqua negli impianti per l'agricoltura è un tema quanto mai attuale, una sfida a cui non possiamo e dobbiamo sottrarci.

  • L'agricoltura richiede un elevato consumo d’acqua: lo stress idrico che stiamo vivendo impone soluzioni alternative
  • L’impianto di irrigazione deve essere efficiente: basso consumo e stop agli sprechi d’acqua!
  • Il riuso dell’acqua va incentivato per un’agricoltura sempre più sostenibile.

Irrigazione e risparmio idrico in agricoltura: una sfida urgente.

L’emergenza siccità legata ai cambiamenti climatici impone di adottare con urgenza soluzioni nuove, in linea con un uso sostenibile della risorsa idrica. Ottimizzare i consumi d’acqua, soprattutto in agricoltura, è ormai una necessità. Basti pensare che il 70% del consumo idrico mondiale è destinato al comparto agricolo.

Impianti e sistemi idraulici per l'agricoltura | Water Fitters

La tendenza verso la quale si sta orientando l’agricoltura è sempre più quella dell’utilizzo di tecnologie di irrigazione a risparmio idrico, in grado anche di ottimizzare il costo energetico rappresentato dai sistemi di pompaggio. In base a dati diffusi dai Consorzi Agrari d’Italia con l’applicazione di nuove tecnologie all’agricoltura si può arrivare a un risparmio di consumo d'acqua del 10% per il mais e del 15% per gli alberi da frutto.

La tecnologia come alleata dell’agricoltura per un futuro idrico più sostenibile.

Secondo stime di Coldiretti, in Italia nel 2022 i danni provocati dalla siccità nel settore agricolo ammontano complessivamente a 6 miliardi di euro, circa il 10% dell’attuale valore della produzione dell’intera filiera agroalimentare. L’irrigazione consente di sopperire alla mancanza d’acqua nelle fasi di sviluppo e di produzione della coltura. La scelta del giusto sistema di irrigazione è fondamentale sia per assicurare alle coltivazioni la giusta quantità d’acqua sia per evitare gli sprechi.
Come orientarsi, dunque, tra i sistemi di irrigazione per scegliere quelli più efficienti?
Naturalmente la scelta dell’impianto di irrigazione - a pioggia, per scorrimento, a goccia, a subirrigazione - deve tener conto di diversi fattori, ad esempio delle caratteristiche del terreno o della tipologia di coltivazione. In generale sistemi di irrigazione che distribuiscono l’acqua in maniera localizzata, cioè vicino al suolo o direttamente al suo interno, sono più efficienti rispetto a quelli a pioggia. Le perdite dovute all’evaporazione diretta sono infatti molto basse e l’acqua arriva direttamente alla pianta. Quale sia la tipologia di irrigazione, serve poter contare su un impianto idraulico in grado di supportare nuove realizzazioni tecnologiche, incentivare il riuso dell’acqua e combattere inefficienze e sprechi.

Come garantire efficienza, sicurezza e durata dell’impianto di irrigazione?

Cominciamo dal sistema di pompaggio. In questo caso è fondamentale utilizzare elettropompe di qualità, possibilmente con le componenti idrauliche realizzate in materiali resistenti come l'acciaio. Di primaria importanza è anche il motore, che deve essere ad alta efficienza, per assicurare non solo un ridotto impatto ambientale ma anche una riduzione dei costi energetici. Per un impianto efficiente dal punto di vista energetico è opportuno utilizzare pompe a velocità variabile. Le pompe, siano sommerse o di superficie, vanno correttamente dimensionate in base alla portata e alla pressione richiesti dall'impianto. Per una gestione ottimale dell’elettropompa è possibile utilizzare un pressoflussostato, mentre per quanto riguarda le valvole di intercettazione e le valvole di ritegno utilizzate nell’impianto di irrigazione è bene scegliere prodotti resistenti in acciaio e dalle basse perdite di carico.
Vanno scelti con cura anche i sistemi di filtraggio, importanti per la durata dell’impianto e un ottimo funzionamento soprattutto negli impianti di microirrigazione a goccia.

L’importanza del riuso dell’acqua per l’agricoltura.

Le acque reflue opportunamente trattate possono essere una valida alternativa per la domanda d’acqua dell’agricoltura. Attualmente sono in corso sperimentazioni di trattamenti spinti per il riutilizzo delle acque reflue, trattamenti che in tempi di siccità diventano ancora più importanti. Secondo un’indagine realizzata da Utilitalia il riuso delle acque reflue depurate in agricoltura rappresenta un potenziale di 9 miliardi di metri cubi all’anno.
Anche il recupero delle acque meteoriche a scopo irriguo è una soluzione ecosostenibile che va incentivata. Recuperare l’acqua piovana richiede un impianto relativamente semplice, che possiamo pensare anche per gli orti domestici.

Ecco gli elementi principali:
  • un serbatoio di accumulo, interrato o fuori terra;
  • un'elettropompa per il rilancio dell’acqua;
  • un sistema di filtrazione per proteggere il sistema di pompaggio;
  • una centralina di comando composta da quadro elettrico.
Un sistema semplice e di facile installazione ma che permette di fare la propria parte nella difesa dell’ambiente!

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